Pubblicato il: 31/12/2024
Il decreto aggiorna un totale di 3.171 prestazioni sanitarie, includendo sia modifiche a quelle esistenti che l'aggiunta di nuove voci. In particolare, sono state riviste o introdotte da zero 1.113 tariffe, pari al 35% del nomenclatore sanitario complessivo. Tra i principali aggiornamenti spiccano nuove procedure legate alla procreazione medicalmente assistita, consulenze genetiche specialistiche e trattamenti innovativi.
Il nuovo nomenclatore tariffario, predisposto dal Ministero della Salute, è stato aggiornato utilizzando un approccio metodologico che ha integrato due elementi fondamentali: i valori tariffari attualmente applicati nelle Regioni e Province Autonome e il costo effettivo delle prestazioni, calcolato grazie alla collaborazione di strutture sanitarie pubbliche e private presenti su scala nazionale.
Attraverso un ampio confronto tecnico con le principali organizzazioni rappresentative dei settori coinvolti, si è arrivati alla definizione di una proposta che ha ottenuto il via libera dalla Commissione nazionale tariffe. Questa commissione, composta da rappresentanti delle Regioni, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre che di Agenas, ha poi consentito l’approvazione dell’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni il 14 novembre 2024.
Secondo quanto evidenziato dal Ministero nella propria nota ufficiale, l’entrata in vigore del decreto tariffe rappresenta un passaggio cruciale per garantire, a livello nazionale, l’attuazione integrale dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) – ossia le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse), stabiliti dal D.P.C.M. del 2017.
Con il nuovo piano tariffario, alcune prestazioni – finora completamente a carico dei pazienti – saranno offerte a costo zero o a costi ridotti. Tra i principali cambiamenti:
- procreazione medicalmente assistita;
- consulenze genetiche di alto livello;
- terapie avanzate come adroterapia e radioterapia stereotassica;
- enteroscopia con microcamera ingeribile per diagnosi intestinali approfondite;
- trattamenti biologici di ultima generazione.
- dispositivi acustici digitali;
- protesi di nuova generazione;
- sistemi domotici e ausili per migliorare la mobilità;
- tecnologie per il riconoscimento vocale e il controllo tramite lo sguardo.
- inserimento di oltre 100 nuove malattie rare nell’elenco delle patologie riconosciute;
- diagnosi e monitoraggio della celiachia;
- ampliamento degli screening neonatali;
- riconoscimento dell’endometriosi come patologia invalidante;
- programmi di controllo per disturbi alimentari come bulimia e anoressia.
Questi interventi segnano un progresso significativo per la sanità pubblica italiana. Pur non essendo tutte le prestazioni completamente gratuite, l'accesso ai servizi attraverso il Sistema sanitario nazionale sarà più agevole, con un costo massimo pari al ticket.
Il Decreto Tariffe rappresenta una svolta verso un sistema sanitario più equo e in linea con le necessità attuali. L’iniziativa non solo amplia l’offerta terapeutica, ma riduce l’onere finanziario per molte famiglie italiane, garantendo un accesso più uniforme alle cure.
Il provvedimento dimostra come modifiche legislative ben strutturate possano avere un impatto positivo sulla qualità della vita dei cittadini, promuovendo una sanità più sostenibile e alla portata di tutti.
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