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Stop ai vaccini obbligatori, Salvini vuole abolirli: ecco cosa cambia, dalle multe al divieto di accesso a scuola

Pubblicato il: 26/08/2025

Matteo Salvini ha colto al volo l’occasione offerta dalle polemiche sulla composizione del NITAG – l’organo tecnico che consiglia il governo sui vaccini – per rimettere nel mirino il Decreto-Legge n. 73 del 2017, conosciuto come legge Lorenzin.

Ma cosa prevede nel dettaglio la legge Lorenzin?
Con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza sanitaria e proteggere la salute pubblica, questa legge stabilisce che dieci vaccinazioni sono obbligatorie e gratuite per i minori da 0 a 16 anni.

Le vaccinazioni obbligatorie
Il calendario vaccinale comprende:
Vaccini obbligatori in via permanente:

  • Anti-poliomielite
  • Anti-difterite
  • Anti-tetano
  • Anti-epatite B
  • Anti-pertosse
  • Anti-Haemophilus influenzae tipo b.

Vaccini soggetti a revisione triennale (in base ai livelli di copertura vaccinale):
  • Anti-morbillo
  • Anti-rosolia
  • Anti-parotite
  • Anti-varicella.
Ogni tre anni, il Ministero della Salute può valutare se mantenere o sospendere l’obbligatorietà degli ultimi quattro, in base ai dati epidemiologici.

Cosa succede se non si vaccinano i figli?
In caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale, i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori e i soggetti affidatari sono convocati dall'azienda sanitaria locale territorialmente competente per un colloquio, al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l'effettuazione. Viene, inoltre, comminata una sanzione amministrativa pecuniaria, da 100 a 500 euro.
Le sanzioni, quindi, riguardano le vaccinazioni obbligatorie.

Tuttavia, si prevede una preventiva fase di contestazione, da parte dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente, con conseguente esclusione della sanzione qualora il vaccino o la prima dose vaccinale siano somministrati nel termine indicato nell'atto di contestazione ed il ciclo sia completato nel rispetto della tempistica stabilita da parte del "decisore territoriale" nella schedula vaccinale in relazione all'età.

L’inadempimento dell’obbligo vaccinale prevede conseguenze diverse a seconda dell’età del minore.

Per i bambini in fascia 0–6 anni, la presentazione del certificato vaccinale è necessaria per l’accesso ad asili nido e scuole dell’infanzia. In mancanza della documentazione:

  • il bambino non può frequentare la struttura scolastica;
  • i genitori vengono convocati dalla ASL per un colloquio informativo;
  • se l’inadempienza persiste, può essere comminata una sanzione da 100 a 500 euro.
Per i bambini e ragazzi della scuola dell’obbligo (6–16 anni):
  • l’obbligo vaccinale resta, ma non è prevista l’esclusione dalla scuola in caso di inadempienza;
  • tuttavia, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare il caso alla ASL, che avvia la procedura sanzionatoria (da 100 a 500 euro).

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