Pubblicato il: 02/08/2025
Il nuovo quadro normativo riguarda una vasta gamma di situazioni: dalle sigarette agli alcolici consentiti, dal denaro contante agli acquisti online, fino alle regole per chi viaggia con animali domestici o si sposta con veicoli immatricolati all’estero. Non si tratta di meri adempimenti burocratici, ma di informazioni pratiche che possono fare la differenza in aeroporto, alla dogana o, semplicemente, al momento di fare acquisti in un paese straniero.
Viaggi in Europa? Occhio alle quantità
Chi viaggia all’interno del territorio dell’Unione europea gode di una maggiore libertà, grazie al principio di libera circolazione delle merci. Tuttavia, esso non si traduce nella possibilità di trasportare qualsiasi oggetto in quantità illimitate.
Per alcuni prodotti, infatti, come tabacco e alcolici, esistono limiti ben precisi, anche nei casi in cui il trasporto sia destinato all’uso personale. Ad esempio, è possibile portare con sé fino a 800 sigarette o 400 sigaretti, nonché una quantità massima di 200 sigari o 1kg di tabacco sfuso. Per quanto riguarda le bevande alcoliche, si può arrivare a 10 litri di alcolici con gradazione superiore al 22%, mentre per bevande al di sotto di tale percentuale la quantità massima consentita è di 20 litri. È possibile inoltre portare con sé vino e birra, rispettivamente per un totale di 90 e 110 litri.
Le cose cambiano se gli spostamenti riguardano attività commerciali o se i quantitativi trasportati sono tali da far presumere un utilizzo non personale. In questi casi, possono scattare obblighi documentali aggiuntivi e controlli più stringenti.
Anche i contanti sono sotto osservazione. Nei viaggi tra Paesi UE è consentito portare somme fino a 10.000 euro senza alcuna formalità. Tuttavia, se si supera questa soglia, è obbligatorio dichiarare l’importo in dogana, pena il sequestro parziale delle somme trasportate.
Viaggi extra-UE: franchigie più basse e più regole
Per chi arriva in Italia da un Paese non appartenente all’Unione europea, le regole sono più severe. In linea generale, il valore complessivo dei beni trasportati – compresi regali od oggetti acquistati all’estero – non deve superare i 430 euro se si viaggia in aereo o in nave. Se invece si arriva via terra, il tetto scende a 300 euro e si riduce ulteriormente a 150 euro per i minori di 15 anni.
Anche in questo caso, sono previsti limiti precisi per tabacchi e alcolici. È possibile varcare i confini europei con massimo 200 sigarette, oppure 100 sigaretti, 50 sigari, 250 g di tabacco. Per gli alcolici, il limite massimo è di 1 litro per le bevande ad alta gradazione (oltre i 22 gradi) e due litri per quelle più leggere, mentre per vino e birra è previsto un limite rispettivo di 4 e 16 litri.
Le stesse regole si applicano anche al trasporto di denaro. Se si entra nell’Unione europea con una somma superiore a 10.000 euro – o con strumenti equivalenti come oro, assegni al portatore o persino criptovalute – è necessario compilare un’apposita dichiarazione doganale, da presentare subito all’ingresso nel territorio comunitario.
Animali domestici: documenti in regola o si resta a terra
Per chi vuole viaggiare con il proprio animale da compagnia, è bene sapere che anche in questo ambito le normative europee sono piuttosto rigorose. Nei viaggi tra Paesi UE, è sufficiente un passaporto europeo per animali, rilasciato da un veterinario abilitato. Se il viaggio, però, parte da un paese extraeuropeo, entrano in gioco ulteriori obblighi: certificazioni sanitarie internazionali, test sierologici, eventuale quarantena a seconda dello Stato di provenienza.
Sussiste, però, sempre l’obbligo di identificazione dell’animale tramite microchip (o tatuaggio leggibile, se fatto prima del 2011) e di sottoporlo alla vaccinazione antirabbica.
Occhio agli acquisti sugli e-commerce extra UE
Non tutti sanno che anche un semplice acquisto online può essere soggetto a controllo doganale. In caso di acquisti da un sito extraeuropeo – ad esempio statunitense o cinese – è bene sapere che dal 2021 tutte le spedizioni in arrivo sono sottoposte al pagamento dell’IVA, a prescindere dal valore dell’oggetto acquistato.
La dogana può bloccare il pacco fino a quando le imposte non vengono versate e spesso è il corriere stesso a contattare il destinatario per richiedere il pagamento prima della consegna. In caso di acquisti frequenti o di importi rilevanti, possono inoltre aggiungersi dazi e oneri di sdoganamento.
Guidi un’auto con targa straniera? Non sempre si può circolare in Italia
Infine, attenzione se si rientra in Italia a bordo di un veicolo immatricolato all’estero. Se il conducente non è residente in Italia, può circolare liberamente per un massimo di sei mesi all’anno. In caso contrario, non può guidare veicoli con targa estera, salvo ipotesi eccezionali come il noleggio o il comodato, che devono essere regolarmente documentati, pena l’applicazione di pesanti sanzioni e del sequestro del mezzo.
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