Presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, Caritas Europa ha organizzato un evento per presentare la sua nuova pubblicazione “Going Beyond Economic Growth – Europe’s Role in Building a Just Economy for the Common Good“, (in italiano “Andare oltre la crescita economica – Il ruolo dell’Europa nella costruzione di un’economia giusta per il bene comune”. Sostenuto dagli europarlamentari Sara Matthieu (Verdi) e Udo Bullmann (S&D), l’incontro ha riunito politici, rappresentanti della società civile ed esperti per discutere un nuovo modello economico che metta al centro la giustizia sociale e ambientale.
L’attuale paradigma economico, incentrato sulla crescita piuttosto che sulla dignità umana, sta causando gravi danni ambientali e sociali. Tra i principali problemi vi sono cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento e un aumento della povertà e delle disuguaglianze.
Il costo della crescita economica secondo Caritas Europa
Numerosi studi scientifici confermano che il modello globale di utilizzo delle risorse per alimentare la crescita economica sta spingendo il pianeta verso una crisi senza precedenti. L’Unione Europea, con un’impronta materiale di 14,8 tonnellate per abitante all’anno, consuma risorse a un ritmo insostenibile, oltre il doppio di quanto sarebbe giusto e sostenibile.
Nonostante il progresso economico, la disuguaglianza persiste: nel 2022, il 9% della popolazione mondiale viveva in povertà estrema, e nel 2023, il 45,6% sopravviveva con meno di 6,85 dollari al giorno. Questo dimostra che la crescita economica non garantisce necessariamente un miglioramento delle condizioni di vita per tutti.
La “crescita verde” non basta
In apertura della pubblicazione, Olivier De Schutter, Relatore Speciale ONU su Povertà Estrema e Diritti Umani, afferma: “Porre tutte le nostre speranze nell’aumento del PIL, come precondizione per tutto il resto, denota una preoccupante mancanza di immaginazione politica”. Questa riflessione introduce un’analisi critica dell’approccio dell’UE alla “crescita verde”, che secondo Caritas Europa perpetua modelli di sviluppo insostenibili e contraddittori.
Raccomandazioni per un’economia giusta e sostenibile
La pubblicazione di Caritas Europa propone un nuovo quadro economico basato su principi di giustizia sociale e rispetto per il pianeta. Tra le raccomandazioni principali vi sono:
- Ridurre il consumo di energia e risorse in Europa.
- Garantire la responsabilità delle aziende rispetto all’impatto sociale e ambientale delle loro attività.
- Riformare le istituzioni finanziarie internazionali per promuovere una governance economica globale più democratica e trasparente.
Il documento di Caritas Europa analizza in dettaglio iniziative politiche come l’European Governance Review, il Green Deal europeo (inclusi il Social Climate Fund, il Circular Economy Action Plan e il Critical Raw Materials Act), gli impegni dell’UE nell’Accordo di Parigi e il Global Gateway. Propone inoltre un quadro alternativo per un’economia fondata sulla giustizia sociale e globale, la dignità umana e il rispetto per il pianeta.
Un nuovo modello e nuovi principi
Maria Nyman, Segretaria Generale di Caritas Europa, sottolinea: “La verità è che, nel sistema attuale, l’economia prospera spesso sfruttando gli esseri umani. Nella ricerca della crescita economica, i leader dell’UE sacrificano principi fondamentali per ottenere benefici marginali a breve termine. È necessario costruire un’economia giusta e investire in un futuro migliore”. Questa analisi fornisce basi teoriche e pratiche con cui Caritas Europa vuol contribuire a un modello economico alternativo, mettendo al centro la dignità umana e la sostenibilità.
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