Written by 5:00 pm Ambiente, Cambiamento climatico, Emissioni zero, Energia, futuro sostenibile, Italia, parlamento europeo, rinnovabili, ristrutturazioni, sostenibilità, transizione energetica Views: [tptn_views]

Case nuove a emissioni zero, arriva l’ok del parlamento UE

Case nuove a emissioni zero e requisiti più stringenti di efficienza energetica per tutte le altre. Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva che stabilisce vincoli più morbidi rispetto alla proposta iniziale di Bruxelles, concedendo maggiore flessibilità ai Ventisette per le ristrutturazioni. Ecco i principali elementi del testo approvato con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti.

Scadenze per case nuove e ristrutturazioni

A partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Per gli edifici pubblici, la scadenza è fissata al 2028. Per quanto riguarda le ristrutturazioni, almeno il 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni energetiche dovrà essere ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per le case private, l’obiettivo è di ridurre il consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. Interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, caldaie a condensazione e pannelli solari saranno necessari per il raggiungimento di questi obiettivi.

Pannelli solari e caldaie a gas nelle case

L’obbligo di installare pannelli solari riguarderà i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo dal 2026 al 2030. I Paesi dovranno anche adottare politiche nazionali per dotare di impianti solari gli edifici residenziali. I Paesi avranno tempo fino al 2040 per abbandonare le caldaie a combustibili fossili; dal 2025, saranno aboliti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili. Saranno previsti incentivi per il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffreddamento da energie rinnovabili.

Flessibilità ed esenzioni per edifici specifici

Le misure di ristrutturazione adottate dal 2020 saranno conteggiate nell’obiettivo di efficienza energetica. I governi potranno esentare gli edifici storici, le chiese, gli immobili a uso militare e quelli utilizzati solo temporaneamente. L’accordo dovrà essere confermato dai governi nazionali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e entrerà in vigore 20 giorni dopo. I Ventisette Paesi avranno due anni di tempo per presentare a Bruxelles i loro piani nazionali per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.

Investimenti per la transizione energetica

La Commissione europea stima che saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui entro il 2030 per la transizione energetica degli edifici, con un aumento di 152 miliardi di euro rispetto agli investimenti attuali. I Paesi potranno attingere ai fondi Ue, come il Fondo sociale per il clima, il Recovery fund e i Fondi di sviluppo regionale, per sostenere questa transizione.

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