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Coming out digitale: per oltre metà avviene prima sulle app che nella vita reale

(Adnkronos) – In occasione del Pride Month 2025, Tinder ha condotto un'indagine che rivela alcuni dettagli sorprendenti: oltre la metà delle persone LGBTQIA+ ha dichiarato di aver fatto coming out per la prima volta su un’app di incontri, prima ancora di parlarne con amici o familiari. Questo dato risulta ancora più significativo tra i giovani della generazione Z, dove la percentuale sale al 59%. Le piattaforme di dating online vengono vissute sempre più come ambienti in cui esplorare la propria identità in modo progressivo e consapevole. Tra le motivazioni principali che spingono gli utenti a utilizzare questi strumenti emergono la possibilità di entrare in contatto con persone simili, l’opportunità di esprimersi senza condizionamenti esterni e il desiderio di sentirsi parte di una comunità, anche al di fuori di un contesto romantico. I dati indicano che Tinder, per molte persone queer, non è soltanto uno spazio per conoscere potenziali partner, ma anche un luogo dove iniziare un percorso personale di consapevolezza. Oltre la metà degli utenti LGBTQIA+ ha riferito di non aver mai avuto esperienze di dating queer prima dell’utilizzo di app online, e quasi la metà attribuisce ciò a una mancata consapevolezza della propria identità. Il 74% degli intervistati ritiene che le piattaforme di incontri offrano un ambiente confortevole per esprimere liberamente l'identità sessuale, mentre il 65% afferma di sentirsi più sicuro nel fare coming out online che nella vita offline. Questa percezione risulta ancora più marcata tra le persone che non si identificano nel binarismo di genere. Il 75% degli utenti afferma che le app di dating rappresentano un mezzo efficace per conoscere nuove persone, anche senza finalità romantiche, mentre il 72% riconosce un ruolo significativo del dating online nella creazione di un senso di appartenenza all’interno della comunità LGBTQIA+. Le stesse dinamiche digitali contribuiscono a una maggiore comprensione dei propri desideri e delle proprie preferenze relazionali, secondo quanto riferito da oltre il 60% degli intervistati. All’interno di Tinder, inoltre, sono stati inoltre reintrodotti i badge tematici legati al Pride, disponibili fino al 1° luglio. Questi strumenti, tra cui Pride 2025, Proud, Alleatə e Splendi senza filtri, mirano a rafforzare l’espressione individuale e il sostegno alla comunità. Attraverso queste iniziative, Tinder conferma la volontà di offrire uno spazio digitale in cui le identità possano trovare riconoscimento, visibilità e supporto. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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