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Commissioni alte: blitz legale contro Visa e Mastercard

Le due rinomate società di credito americane sono state accusate di aver infranto le norme sul divieto di sovrapprezzo, applicando tariffe eccessive sui pagamenti con carta. Le commissioni imposte dai due principali fornitori di servizi di pagamento sugli acquisti effettuati con carte di credito e debito sono state giudicate anticoncorrenziali per i commercianti. Queste commissioni, infatti, vengono pagate dai rivenditori alle banche, determinando un aumento dei prezzi per i consumatori.

Le società Visa e Mastercard hanno difeso le commissioni ribattendo che sono appositamente progettate per riconoscere il valore fornito dalle reti di pagamento elettronico. Le controversie a livello nazionale sono cominciate nel 2005 e hanno portato le due società ad affrontare azioni legali collettive e correlate presso l’Alta Corte Americana. I commercianti accusano da tempo Visa e Mastercard di applicare le cosiddette “swipe fees” ovvero le commissioni elevate che gli esercenti pagano per consentire le transazioni con carta, impedendo loro di indirizzare i clienti verso mezzi di pagamento più economici. Le ‘swipe fees’ comprendono in genere piccole commissioni fisse più una percentuale dell’importo totale della vendita, tra l’1,5% e il 3,5% per transazione.

Accordo anti-trust per ridurre le commissioni di credito

Visa e Mastercard hanno raggiunto un accordo negli Stati Uniti per ridurre le commissioni sulle carte di credito e di debito per gli esercenti, che farà risparmiare loro 30 miliardi di dollari in cinque anni. L’accordo consentirà ai commercianti di applicare prezzi diversi ai consumatori in base alla carta di credito utilizzata. Nell’ambito dell’accordo le due società hanno accettato di ridurre le commissioni di almeno 4 punti base per almeno tre anni. Si sono inoltre impegnate a non aumentare le commissioni oltre i livelli raggiunti: l’intesa ora dovrà essere approvata dalla Corte del distretto orientale di New York.

Il denaro della liquidazione sarà distribuito ai membri della classe idonei a livello nazionale che hanno accettato pagamenti con Visa e/o Mastercard tra il 1° gennaio 2004 e il 25 gennaio 2019. I membri che risultano idonei sono quei commercianti che non si sono esclusi dalla classe di transazione e che da ora hanno diritto a richiedere la quota di una transazione di 5,54 miliardi di dollari. È necessario presentare una richiesta valida per ottenere denaro da questo accordo poichè tutte le richieste non saranno presentate ed esaminate fino a quando il tribunale non approverà gli importi finali.

Un caso storico per le società di credito

Attualmente gli esercenti che ricevono carte Visa o Mastercard per gli acquisti devono accettare tutte le forme di carte delle società e Capital One, che attualmente emette carte con Visa e Mastercard, probabilmente cercherà di far crescere ancora di più la sua base di clienti di carte di credito ora bloccando più accordi con i commercianti.

L’accordo antitrust è uno dei più grandi nella storia degli Stati Uniti e, se approvato in tribunale, risolverà la maggior parte delle richieste di risarcimento in un contenzioso iniziato dai commercianti. Gli avvocati dei rivenditori hanno dichiarato che questa misura imposta alle società di credito permetterebbe al mercato di praticare prezzi più competitivi.

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