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Falco Xplorer di Leonardo porta a termine con successo la dimostrazione EUDAAS e apre la strada ai droni nei cieli europei

Il 27 novembre 2024, dall’aeroporto di Trapani‑Birgi, Leonardo ha compiuto un importante passo avanti nell’integrazione di velivoli senza pilota nello spazio aereo condiviso. Il sistema Falco Xplorer, dotato del prototipo europeo Detect and Avoid System (EUDAAS), ha completato il suo volo finale installando sensori, controlli digitali e algoritmi di volo autonomo sofisticati per garantire sicurezza e interoperabilità con altri aeromobili.

L’evento è stato seguito da rappresentanti militari e industriali di cinque Paesi membri (Svezia, Italia, Germania, Francia e Spagna), segnando una pietra miliare nel progetto EUDAAS finanziato dal programma EDIDP dell’UE.

Un consorzio europeo al servizio dell’aviazione

Il progetto EUDAAS ha avuto avvio quattro anni fa sotto la guida di Saab, coinvolgendo dieci partner europei tra cui Leonardo (Italia), CIRA, DLR, Hensoldt, Indra, Thales, Safran e Eurocontrol. Con una dotazione complessiva di circa 30 M€, di cui 21 M€ a fondo perduto UE, il consorzio ha sviluppato una soluzione in linea con gli standard ICAO per sensoristica cooperativa e non‑cooperativa, sistema centrale di elaborazione e display DAA per il pilota remoto.

Tecnologie sul campo: sicurezza e automazione

Durante le prove in volo, il Falco Xplorer ha dimostrato di rilevare e evitare sia traffico cooperativo che non‑cooperativo, operando in spazi aerei di classe A‑G con manovre predittive e riduzione del carico operatore. I sistemi affiancano sensori avanzati, controllo di volo digitale e algoritmi intelligenti: tutto contribuisce a una gestione autonoma e sicura in traffico misto.

Un progetto che prospetta il futuro dell’operatività

Falco Xplorer, già avviato all’Initial Operational Capability (IOC) nella configurazione ISTAR con circa 100 voli di test, è un sistema dual‑use pensato per sorveglianza 24/7, in tutte le condizioni meteo, sia per applicazioni militari che governative. La roadmap prevede il nuovo motore, integrabilità di armamenti e il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC) entro il 2026.

Verso EUDAAS 2: standard europei e certificazione

A partire dal 1° dicembre 2024, partirà il progetto successivo, EUDAAS 2, nell’ambito del European Defence Fund 2023. L’obiettivo è completare tutte le funzionalità DAA a livello di tecnologia matura e definire standard europei nel gruppo di lavoro EUROCAE WG‑105, base per la futura certificazione del sistema.

Attraverso questa evoluzione, il consorzio punta a facilitare l’uso operativo di droni pesanti nei cieli europei, rafforzando innovazione e collaborazione tra istituzioni e industria per un futuro più sicuro e connesso.

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