Durante il seminario “Investimenti e qualità nel servizio idrico integrato”, ARERA ha annunciato i nomi dei gestori che si sono distinti nel biennio 2022‑2023. L’evento, tenutosi il 17 luglio 2025, ha evidenziato le performance più brillanti tra le aziende che gestiscono l’acqua in Italia. Il sistema di monitoraggio, avviato nel 2018, misura la qualità tecnica e contrattuale dei servizi attraverso indicatori precisi. Di conseguenza, i gestori che ottengono i risultati migliori ricevono incentivi economici.
Come funziona il sistema premiante introdotto da ARERA
Introdotto nel 2018, il meccanismo della qualità servizio idrico è stato sviluppato tramite la regolazione della qualità tecnica (RQTI) e contrattuale (RQSII). I gestori monitorati sono 201 per la parte tecnica e 270 per quella contrattuale, coprendo rispettivamente l’89% e l’89,6% della popolazione. L’obiettivo è garantire un miglioramento continuo dei servizi, attraverso indicatori che misurano perdite idriche, interruzioni, qualità dell’acqua, adeguatezza della rete fognaria, trattamento dei fanghi e gestione delle relazioni contrattuali.
Indicatori usati per misurare le prestazioni dei gestori idrici
I gestori sono stati valutati secondo sei macro-indicatori tecnici (da M1 a M6) e due contrattuali (MC1 e MC2). Tra i parametri figurano la riduzione delle perdite idriche, la continuità del servizio, la qualità dell’acqua depurata, e l’efficienza nella gestione dei rapporti contrattuali. Questo schema premiale ha permesso di individuare i gestori top performer, distinguendo quelli con i migliori risultati assoluti e quelli che hanno realizzato i miglioramenti più significativi.
Graduatorie con distribuzione geografica disomogenea
Le classifiche pubblicate da ARERA mostrano forti disparità geografiche. I premi per la qualità servizio idrico sono stati assegnati prevalentemente a gestori del Nord e del Centro Italia. In particolare, su 42 premi, 20 sono andati al Nord Ovest, 9 al Nord Est e 11 al Centro. Solo 2 sono stati assegnati a realtà del Sud e delle Isole, segno di un persistente divario infrastrutturale.
I gestori più virtuosi secondo le classifiche ARERA
Tra i gestori premiati per la qualità tecnica spiccano IRETI S.p.A. (Piacenza), HERA S.p.A. (Ferrara) e CAP Holding (Milano). Per la qualità contrattuale i migliori sono Acquedotto Poiana (Friuli‑Venezia Giulia), ATAC Civitanova (Marche) e CCAM Monferrato (Piemonte). A questi si aggiungono gestori come Nuove Acque (Toscana) e G.O.R.I. (Campania), che hanno ottenuto il miglioramento più significativo nella riduzione delle perdite.
Permangono squilibri strutturali tra Nord e Sud
Il rapporto di ARERA mette in evidenza una questione strutturale: nonostante alcuni miglioramenti locali, le regioni del Sud e delle Isole presentano ancora significative criticità nella qualità servizio idrico. ARERA sottolinea la necessità di rafforzare investimenti e regolazione per superare questo storico divario.
Fonte: ARERA – comunicato ufficiale
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