I colossi tecnologici americani stanno investendo miliardi nello sviluppo di humanoid robot, convinti che questi androidi saranno fondamentali per il futuro dell’economia. Tuttavia, gli analisti avvertono che gli Stati Uniti rischiano di perdere la competizione a favore della Cina. Con aziende come Tesla e Boston Dynamics che puntano sulla robotica avanzata, il Paese deve accelerare per non restare indietro.
Produzione di humanoid robot: chi sta vincendo la gara?
Gli humanoid robot sono progettati per affiancare o sostituire i lavoratori nei settori industriali e dei servizi. Negli USA, Tesla è in testa con il progetto Optimus, con l’obiettivo di produrre 5.000 unità quest’anno. Ma la Cina non sta a guardare: la startup Agibot e Unitree Robotics hanno già annunciato la produzione di numerosi esemplari, a prezzi più competitivi rispetto a quelli americani.
Il prezzo degli humanoid robot: la Cina è più competitiva
Le aziende cinesi stanno rapidamente abbattendo i costi di produzione. Ad esempio, il robot G1 di Unitree ha un prezzo di partenza di 16.000 dollari, mentre il costo stimato di Optimus è di circa 20.000 dollari. La Cina sfrutta la sua leadership nella catena di fornitura per produrre più velocemente e a costi ridotti, proprio come ha fatto nel settore delle auto elettriche con BYD e Xpeng.
Il futuro della robotica è già scritto?
Secondo Morgan Stanley, entro il 2030 il mercato globale degli humanoid robot potrebbe raggiungere un milione di unità vendute all’anno, per poi arrivare a tre miliardi entro il 2060. La Cina guida la corsa con il maggior numero di brevetti depositati e un forte supporto governativo. Gli USA riusciranno a recuperare terreno o il futuro dell’automazione sarà dominato da Pechino?
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