Il nuovo generatore di immagini AI di OpenAI ha rapidamente conquistato i social media, con immagini create nello stile dello Studio Ghibli. Tuttavia, questo fenomeno ha sollevato preoccupazioni legali riguardo al copyright, in particolare sulla possibilità che l’intelligenza artificiale riproduca stili protetti senza autorizzazione. Questo articolo esplora le implicazioni legali e le risposte delle aziende coinvolte.
Il fenomeno virale e la generazione di immagini AI
Il recente aggiornamento di OpenAI ha dato vita a una nuova modalità di interazione con l’intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di generare immagini in stili iconici, come quello dello Studio Ghibli. In sole 24 ore, i social media sono stati invasi da immagini che riproducevano personaggi famosi e scene cult come Elon Musk, “Il Signore degli Anelli” e Donald Trump, tutte realizzate nello stile inconfondibile dei film di Hayao Miyazaki. Questo ha portato la discussione al centro del dibattito sul copyright, alimentato anche da eventi simili con altri strumenti, come Gemini Flash di Google.
Preoccupazioni legali sul copyright e l’intelligenza artificiale
La possibilità che l’intelligenza artificiale riproduca lo stile di opere protette da copyright senza autorizzazione ha scatenato interrogativi legali. Secondo gli esperti, come Evan Brown, avvocato specializzato in proprietà intellettuale, i generatori di immagini AI operano in una zona grigia dal punto di vista legale. Sebbene lo stile non sia esplicitamente protetto da copyright, l’addestramento di modelli su enormi quantità di contenuti protetti potrebbe comportare problematiche legate al fair use. Diverse cause legali contro OpenAI, Meta e Midjourney pongono questioni su come le AI utilizzino il materiale protetto senza il giusto riconoscimento o compenso.
Le risposte di OpenAI e le implicazioni future
In risposta alle preoccupazioni legali, OpenAI ha dichiarato che il generatore di immagini non replica “lo stile di singoli artisti viventi” ma piuttosto “stili di studio più ampi”, escludendo l’uso diretto di opere individuali come quelle di Hayao Miyazaki. Tuttavia, questo non ha impedito agli utenti di utilizzare il sistema per generare immagini che sembrano appartenere a stili di artisti noti, sollevando ulteriori discussioni sulla linea sottile tra ispirazione e violazione. Mentre la domanda per questi strumenti continua a crescere, rimane fondamentale comprendere come la legge si evolverà per affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale nel campo del copyright.
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