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Intelligenza artificiale generativa: stato in Italia 2025

Nel contesto enterprise italiano, l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa sta evolvendo da concetto sperimentale a leva concreta di trasformazione dei modelli operativi. L’evento “La GenAI che non ti aspetti”, organizzato da Altea Federation con Alterna e Altea UP in partnership con Microsoft e SAP, ha evidenziato il superamento della fase di hype verso una fase implementativa matura. La GenAI, integrata in flussi di lavoro complessi, si configura come driver di ottimizzazione trasversale, accelerando decisioni data-driven e abilitando l’automazione cognitiva in ambiti core come vendite, operations e supply chain.

Le direttrici strategiche per adottare la GenAI in azienda

Secondo Marilena Lorubbio, Microsoft Channel Sales Lead, l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa in azienda si articola su quattro vettori principali: workplace transformation, customer engagement, business model innovation e accelerazione del time-to-market. “La nostra vision è democratizzare l’AI, grazie al cloud e a un modello di consumo flessibile che rendano questa tecnologia accessibile ad aziende di ogni dimensione e settore”, ha dichiarato. Sul fronte SAP, l’enfasi è posta sull’interoperabilità tra sistemi intelligenti e responsabilità nell’uso dei dati. “L’obiettivo comune è fornire un’esperienza utente trasparente, dove gli agenti AI collaborano come se fossero colleghi”, ha spiegato Stefano Arlati, SAP Cloud ERP & SCM Senior Solution Advisor. Il riferimento è all’integrazione tra SAP Joule e Microsoft 365 Copilot, pensata per generare workflow intelligenti, sinergici e compliance-ready secondo le direttive dell’AI Act europeo.

Casi d’uso verticali : vendite, knowledge extraction e logistica

La parte più significativa dell’evento è stata la presentazione di use case enterprise che dimostrano l’effettiva applicazione della GenAI in ambienti mission-critical. Alessandro Martignoni (Altea UP) ha illustrato un flusso di generazione automatica di ordini di vendita basato su interrogazione semantica di dati strutturati e non strutturati. Massimo Barocci (CTO, Alterna) ha evidenziato il potenziale trasformativo di Copilot come strumento di knowledge extraction distribuito: l’aggregazione automatica di informazioni sparse in documenti, email e file aziendali consente ai team commerciali di ottenere risposte sintetiche e contestualizzate. Infine, Stefano Solano (Cloud Solutions Manager, Altea UP) ha presentato una simulazione logistica su scala intercontinentale, in cui l’intelligenza artificiale generativa supporta scenari di risk mitigation in real-time, suggerendo piani alternativi in base a vincoli operativi dinamici.

GenAI in crescita, ma servono nuove competenze

Secondo IDC, il 75% delle aziende globali ha adottato soluzioni di GenAI nel 2024, contro il 55% nel 2023. In Italia, The European House – Ambrosetti stima un impatto potenziale del 18% sul PIL.Il problema principale resta il gap di competenze. Il 59% delle imprese italiane non ha le skill interne necessarie. Microsoft ha avviato un AI Lab che coinvolge 400 clienti, 600 progetti e 35 partner tecnologici.Secondo Giuseppe Mascoli (Alterna) e Roberto Gemma (Altea UP), la GenAI impone un cambio culturale. Serve una leadership distribuita. I team devono sviluppare competenze nuove per collaborare in modo efficace con i sistemi intelligenti.

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