Italia ed Emirati Arabi firmano un accordo da 40 miliardi di euro. L’accordo prevede diversi punti: dall’intelligenza artificiale ai data center, dalla ricerca spaziale alle energie rinnovabili e alle terre rare. Un’intesa a tutto campo che punta a rafforzare la cooperazione in settori strategici per il futuro, proiettando l’Italia oltre i confini europei e in attesa di una svolta più ampia a livello UE, soprattutto in ambiti come la difesa e lo spazio, per restare competitivi nella sfida tra Stati Uniti e Cina.
Italia, ministro Urso: “Un salto di qualità e una strategia per il futuro”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito questi accordi “un salto di qualità” e una “alleanza strategica per il futuro”, con cinque intese fondamentali volte a favorire investimenti reciproci, innovazione tecnologica e collaborazione nei settori chiave dell’economia. Questi accordi trovano immediata applicazione grazie a nuove partnership tra imprese italiane ed emiratine firmate oggi.
Eni e gli accordi per data center, rinnovabili e minerali critici
Tra i più rilevanti, spiccano i tre accordi di Eni con società emiratine per lo sviluppo di data center, la trasmissione di energia rinnovabile e l’approvvigionamento di minerali critici. “Un passo fondamentale per un futuro energetico sostenibile, basato su innovazione e collaborazione”, ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
Più nel dettaglio, è stata firmata una lettera di intenti con Mgx – fondo specializzato in investimenti nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie avanzate – e G42, gruppo IA con sede a Dubai, per la realizzazione di data center all’avanguardia in Italia. Inoltre, un accordo con Abu Dhabi Future Energy Company Pjsc-Masdar e Taqa Transmission punta a garantire contratti di fornitura a lungo termine per energia rinnovabile prodotta in Albania. Infine, un’intesa con Adq, fondo sovrano globale, stabilisce un quadro di collaborazione per la ricerca sui minerali critici.
Italia: Cdp e gli accordi su investimenti, energia e acqua
Anche Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha firmato tre protocolli d’intesa: il primo, con Abu Dhabi Investment Office, mira a facilitare gli investimenti delle imprese italiane negli Emirati e viceversa; gli altri due riguardano i settori dell’energia e dell’acqua, con accordi siglati rispettivamente con Amea Power – attiva nelle rinnovabili – e Metito Utilities, specializzata nella gestione delle risorse idriche.
Acea e la gestione sostenibile delle risorse idriche
A questo proposito, Acea ha formalizzato una partnership strategica con Metito, che avrà il ruolo di investitore e sviluppatore di soluzioni per la gestione sostenibile dell’acqua e delle infrastrutture idriche resilienti ai cambiamenti climatici a livello globale. Secondo Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, si tratta di “un’opportunità strategica” per espandere la presenza internazionale della multiutility italiana.
Sace e nuove opportunità di business in Africa
Tra le altre intese firmate durante il Business Forum con gli Emirati, Sace e Metito collaboreranno per promuovere investimenti in Africa, mettendo a disposizione soluzioni assicurative e finanziarie fino a 100 milioni di dollari. Un ulteriore accordo con Amea Power faciliterà l’export delle imprese italiane e lo sviluppo di progetti in settori chiave.
Enel, Leonardo e Fincantieri: l’Italia sfrutta le sue risorse
Anche Enel ha stretto un’intesa con Masdar, mentre Intesa Sanpaolo valuta un ruolo nel settore delle fusioni e acquisizioni. Sul fronte industriale, si prefigura un potenziale investimento diretto della società statale emiratina Enec nell’italiana Newcleo.
Inoltre, Leonardo e il gruppo emiratino della difesa Edge hanno firmato una lettera di intenti per una possibile collaborazione nel settore navale, mentre Fincantieri ha siglato un protocollo d’intesa per esplorare opportunità di cooperazione nel comparto subacqueo.
Un legame strategico
Questi accordi consolidano il legame tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, rafforzando il ruolo del nostro Paese nei settori strategici dell’economia globale.
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