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Paul Tudor Jones (Tudor Investments): AI minaccia per la sicurezza dell’umanità

Un’intervista inquietante: il rischio concreto per l’umanità

Durante un’intervista con CNBC, Paul Tudor Jones, noto investitore e fondatore di Tudor Investment, ha espresso serie preoccupazioni riguardo all’intelligenza artificiale. Secondo lui, l’AI è una minaccia imminente per la sicurezza dell’umanità, tanto che c’è il 10% di probabilità che possa sterminare metà della popolazione globale nei prossimi vent’anni. Le sue affermazioni si basano su ciò che ha appreso durante un recente evento a cui ha partecipato, dove si è tenuto un panel con quattro dei principali esperti nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.

Le pressioni geopolitiche ostacolano la sicurezza dell’AI

Jones ha riportato una parte significativa del panel, in cui si discuteva su come le aziende stiano affrontando la sicurezza dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto raccontato, “la dinamica competitiva è così intensa tra le aziende e, a livello geopolitico, tra Russia e Cina, che non esiste alcuna agenzia o possibilità concreta di fermarsi a riflettere su ciò che stiamo effettivamente creando”. Questo scenario rende la AI una minaccia imminente, aggravata dalla mancanza di regolamentazione e coordinamento a livello internazionale.

10% di rischio: una stima realistica secondo gli esperti

Durante una sessione interattiva dello stesso evento, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi su una serie di ipotesi. Una di queste affermava che “esiste il 10% di probabilità che l’AI uccida il 50% dell’umanità nei prossimi 20 anni.” La maggioranza ha scelto di dissentire, ma Jones – ispirato dalle parole di Elon Musk, che aveva parlato di un rischio del 20% – si è schierato con la minoranza. “Tutti e quattro i modellatori erano d’accordo con questa ipotesi,” ha detto Jones. Uno di loro ha poi aggiunto: “Se non pensate che ci sia almeno un 10% di possibilità, considerate la velocità con cui questi modelli stanno crescendo e quanto facilmente rendano accessibile la conoscenza… qualcuno potrebbe bio-hackerare. Bio-hackerare, perché è lì la vera debolezza.”

Crescita dell’AI e preoccupazioni globali

L’allarme di Jones arriva in un momento di forte espansione del mercato dell’AI, che ha visto una rapida crescita dalla fine del 2022. Le grandi aziende tecnologiche continuano a investire pesantemente in questo settore, nonostante le crescenti preoccupazioni etiche e geopolitiche. La AI è una minaccia imminente anche in questo senso: tra l’instabilità derivante dalla corsa tecnologica e le tensioni internazionali, il rischio che se ne perda il controllo è tangibile. L’evoluzione dei modelli a basso costo e i conflitti commerciali, come quello legato a DeepSeek, alimentano ulteriormente il timore che si stia giocando con un’arma potenzialmente distruttiva.

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