(Adnkronos) – “L’intelligenza artificiale ha messo in atto una rivoluzione che potrebbe aumentare il Pil italiano del 18%, ma rispetto a Stati Uniti e Cina – dove si investe di più – l’Europa è molto in ritardo. Il collo di bottiglia è il capitale umano, mancano le competenze”. Lo ha detto Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale dell’università Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm), partecipando al convegno organizzato oggi nella capitale da Unindustria, in collaborazione con Ucbm, ‘Future skills – Capitale umano e Ai per il lavoro che cambia. Dove formazione e impresa si incontrano’. Il dialogo tra università e imprese “da più di vent’anni è un elemento essenziale e strategico per la nostra università – sottolinea Rossi – siamo in Unindustria per questo motivo”, dice. Per andare incontro al cambiamento e cavalcare l’onda della 'rivoluzione', è necessario dunque aggiornare le competenze. “Non rimane che attuare un'azione sistemica tra università, imprese e istituzioni- avverte Rossi – Dobbiamo lavorare insieme per formare laureati che abbiano le competenze necessarie ad affrontare le sfide di oggi. Vuol dire anche, come Accademy dell'Università, formare e re-skillare il personale esistente dato che – conclude – ci sono più di 4 milioni di lavoratori che vanno aggiornati da un punto di vista”.
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Pil, Rossi (Campus Bio-Medico Roma): “+18% con Ia, occorrono competenze”