(Adnkronos) – Pro Vita & Famiglia esprime grave preoccupazione per le pressioni esercitate dalla Fondazione Cecchettin, che ha anche recentemente stipulato un accordo con il Ministero dell’Istruzione, per rendere obbligatoria la “Pedagogia di genere” per tutti gli insegnanti. Questo approccio educativo, che si basa sulle teorie di Irene Biemmi, docente di Pedagogia di genere all’Università di Firenze e componente del comitato scientifico della Fondazione Giulia Cecchettin, è estremamente pericoloso. Biemmi è autrice di numerosi volumi sui temi del gender e delle istanze Lgbtqia+, con l’obiettivo di far “comprendere” ai docenti, e tramite loro agli studenti, l’esistenza di fantomatiche identità sessuali “fluide”. Questa visione radicale, che nega le differenze biologiche tra uomini e donne, mette in discussione verità scientifiche fondamentali e rischia di confondere i bambini e gli adolescenti circa la loro identità sessuale. È pericoloso che la scuola venga utilizzata come terreno per diffondere ideologie che minano la natura stessa dell’identità umana. Chiediamo al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di assicurarsi che nessuna collaborazione stipulata dal Ministero con alcun ente determini l’ingresso nelle classi dei nostri figli e nipoti di contenuti, approcci o prospettive ideologiche che minano la libertà educativa delle famiglie e la verità scientifica. È fondamentale proteggere l'educazione dei nostri bambini da ogni forzatura ideologica: serve infatti urgentemente una legge per tutelare la libertà educativa dei genitori, come Pro Vita & Famiglia onlus ha già ripetutamente chiesto anche con il lancio dell’ultima campagna nazionale “Mio Figlio No”. Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
t.: 0694325503 m.: 3929042395 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scuola. Pro Vita Famiglia: Preoccupanti pressioni della Fondazione Cecchettin per pedagogia di genere
