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TikTok, come funziona la realtà aumentata e come nascono i filtri social

(Adnkronos) – Un filtro capace di cancellare ogni difetto estetico e di migliorare la percezione della nostra immagine. Su Instagram, e in particolar modo su TikTok, è possibile farlo. Da quando la piattaforma è diventata strumento di condivisione e storytelling per la generazione Z, e non solo, è nata la realizzazione dei filtri, capaci di totalizzare milioni di interazioni.  Nell'ultimo periodo sempre più aziende richiedono filtri per i social network, considerati uno strumento perfetto da integrare nelle campagne di marketing e pubblicizzazione. Ma come si crea un filtro e perché potrebbe essere ritenuto 'dannoso' per gli adolescenti?  I filtri disponibili sui social network come Instagram e TikTok potrebbero essere definiti come delle maschere o degli oggetti bidimensionali o tridimensionali che gli utenti possono utilizzare nei loro contenuti modificando, tra le altre cose, anche la propria estetica facciale. E c'è chi li realizza per mestiere, in qualità di 'Content e Filter creator'. Letizia Egaddi, per esempio, ha cominciato a immergersi in questo mondo nel 2020 quando la pandemia ha interrotto, solo per un momento, il proseguimento del suo più grande sogno: fare la cantante lirica. Letizia è il suo vero nome, quello che descrive la sua persona dietro la telecamera. Ma preferisce presentarsi come 'Aida Creator' per distinguere la sua identità offline da quella online: "Durante il lockdown avevo molto tempo libero, e l'ho dedicato tutto al mondo digitale, scoprendo così il mondo dei social network e in particolar modo quello della realtà aumentata", ha riferito Aida all'Adnkronos in occasione dell'evento '2024 su TikTok', che si è tenuto a Milano giovedì 12 dicembre. Aida oggi è 'Meta Spark Official Partner e 'Effect House Ambassador': "È un mercato ancora poco esplorato in Italia e ho scoperto come il mondo del Digital Marketing necessitava la creazione di realtà aumentata per incrementare la comunicazione e l'identità visiva di brand e aziende". Banalmente, spiega la creator: "Un'azienda o un brand che ha bisogno di comunicare un messaggio attraverso l'uso dei social media può rivolgersi a me per creare un filtro, o un'esperienza in realtà aumentata". Quanto è rischioso affidare la propria carriera a un mondo sempre in continua evoluzione? "È come gettarsi in una fossa, sai da dove cominci ma non sai dove arriverai, ma è anche questo il bello. Instagram, ad esempio, ha annunciato che dal 14 gennaio 2025 verranno rimossi tutti i filtri facciali e gli effetti di realtà aumentata, eccetto quelli di proprietà o acquisiti da Meta". Questo cambiamento di rotta fa pensare al dibattito tanto acceso che riguarda i filtri beauty estremizzanti, che vanno a modificare plasticamente i connotati. Filtri criticati da molti brand, che si sono schierati contro la distorsione dell'immagine sui social media. Questo perché molte ragazze, soprattutto in età adolescenziale, potrebbero accusare problemi di autostima, a causa degli standard di bellezza che gli influencer propongono sulle piattaforme.  A proposito di questo, Aida spiega: "Purtroppo affidarsi ai filtri bellezza che migliorano il nostro aspetto può arrecare dei danni. Può essere divertente usarli, ma non devono essere utilizzati con leggerezza, anche per non ricevere critiche da altri utenti che scrollano sulla piattaforma e vedono solo finzione o alterazione della realtà. Limitare l'uso di questi filtri serve a salvaguardare chi è più fragile, e chi ha difficoltà a relazionarsi con la propria immagine", ha spiegato la Content Filter.  Aida, che spesso ha diffuso sui social contenuti volti a spiegare come riconoscere i filtri beauty naturali da quelli che apportano modifiche plastiche ai connotati, ha detto: “Non credo che limitarli sia la soluzione, anzi. La vera soluzione sarebbe diffondere la consapevolezza che sono uno strumento di puro divertimento, da utilizzare con parsimonia tenendo bene a mente che l'immagine riflessa non è la realtà”. E conclude: "I filtri social non sono solo quelli beauty. Sono soltanto una piccola parte che la realtà aumentata offre, tra cui quiz, oggetti 3D, mini game che non vanno a intaccare l'aspetto esteriore". —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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