L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha dichiarato che il percorso verso la vendita della rete fissa a Kkr è ormai irreversibile. Questo annuncio è stato fatto durante l’evento celebrativo dei 50 anni de Il Giornale, “Il Giornale 50 anni dopo”, tenutosi agli Ibm Studios a Milano. Labriola ha confermato che il closing della vendita avverrà il primo luglio, come comunicato da Tim e Kkr.
Riduzione dell’Indebitamento e Rimozione dei Vincoli Normativi
Labriola ha spiegato che questa operazione consentirà a Tim di ridurre il livello di indebitamento e di eliminare una serie di vincoli normativi che finora hanno limitato la sua operatività rispetto ai concorrenti. In particolare, il mercato italiano delle telecomunicazioni è unico in Europa per motivi storici, avendo una sola rete di telecomunicazioni che ha dovuto affittare ai concorrenti. Questa situazione ha creato una presunzione di vantaggio competitivo che ha imposto a Tim una serie di restrizioni normative.
Vincoli Anacronistici
Secondo Labriola, questi vincoli sono ormai anacronistici. Ha sottolineato che, ad esempio, a Milano Tim detiene solo il 18% del mercato. Nonostante ciò, deve ancora comunicare all’Agcom che i suoi prezzi non permettono di fare arbitraggio contro i concorrenti più piccoli e deboli. Con la vendita della rete fissa, questi vincoli verranno meno a partire dal 2 luglio, permettendo a Tim di operare esattamente come gli altri operatori del settore.
Un Nuovo Inizio per Tim
Con la vendita a Kkr, Tim potrà finalmente competere su un piano di parità con gli altri operatori di telecomunicazioni, liberandosi dai vincoli che ne hanno limitato la competitività. Questo passo rappresenta un punto di svolta significativo per l’azienda, segnando l’inizio di una nuova era di maggiore libertà operativa e potenziale crescita nel mercato delle telecomunicazioni.
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